ricopiare i testi del blog

Ricopiare i testi del blog: meglio di no

Ricopiare i testi del blog, scritti da altri autori, sul nostro blog non è una delle migliori soluzione per il nostro progetto. La duplicazione dei contenuti è infatti uno dei problemi più grossi in tema di penalizzazione nei motori di ricerca, ma non solo.

Ricopiare i testi può avere infatti degli effetti negativi anche per la nostra reputazione e credibilità.

Il blog e l’immagine

I contenuti testuali rappresentano la nostra conoscenza, professionalità e capacità di dialogare con gli utenti; non possono dunque passare in secondo piano rispetto ad altri elementi, come la grafica, che seppur molto importante, non è sufficiente a sostenere la nostra immagine e presenza online.

Che figura farebbe il nostro brand con un «bel blog», ma ricco di testi privi di originalità, con contenuti slacciati dai valori della nostra attività e per giunta già letti e riletti su altre piattaforme online.

Si creerebbe una discrepanza nella percezione della nostra attività, magari rispetto all’immagine positiva  che siamo riusciti ad acquistare offline. Un blog ricopiato non aggiunge alcun valore alla nostra comunicazione online.

Quest’ultimo deve basarsi su una pianificazione dei contenuti, che è la principale linea guida per la redazione dei testi, la costruzione della struttura e della grafica del nostro blog.

Come ho detto poco prima, la duplicazione dei contenuti è anche un problema per la visibilità del nostro blog sul web.

Perché evitare i contenuti duplicati

I motori di ricerca tendono a non presentare agli utenti quei contenuti di cui sospettano essere una «copia».

Quando Google individua un documento nuovo, lo confronta con altri simili, già presenti nel suo database, per risalire a quello migliore, considerandolo «originale». Per cui Google, quando individua due pagine uguali, ne mostrerà soltanto una, lasciando fuori dai risultati di ricerca l’altra.

Secondo la definizione di Google, il contenuto duplicato:

 

”si
I contenuti vengono deliberatamente duplicati tra i domini nel tentativo di manipolare il posizionamento nei motori di ricerca o conquistare un traffico maggiore.” title_tag=”h2″ width=””]

Una parte dei contenuti sul web, infatti,  è inevitabilmente duplicata – pensiamo alle informazioni relative a uno stesso concerto o film in uscita.

Stando alle parole di Matt Cutts – leader del team anti spam di Google – quando il contenuto è poco duplicato, Google riesce a tollerarlo.

Nei casi in cui i testi siano invece molto duplicati, e su varie pagine html, allora la pagina con più popolarità, vincerà rispetto alle altre che finiranno in fondo alle SERP. Se la duplicazione è ingannevole, con il solo scopo di guadagnare posizionamento, Google potrà invece prendere seri provvedimenti.

Come scoprire i contenuti duplicati

Facciamo attenzione a non ricopiare i contenuti testuali, poiché, oltre che Google, anche il legittimo titolare del contenuto potrebbe scovarli.

Esistono dei sistemi per riuscire a verificare se i testi sono stati ricopiati da qualcun altro. Si può ad esempio scrivere tra virgolette un intero paragrafo, tratto da un nostro testo, nella barra di ricerca di Google, lanciare la ricerca e vedere quale pagina compare tra i primi risultati – ovvero quella considerata originale da Google.

Si possono inoltre utilizzare strumenti quali Copyscape o Plagium, che permettono di risalire alla duplicazione di un testo in modo semplice e veloce.